Assassin’s Creed Odyssey – Breview

Assassin’s Creed Odyssey è un titolo immenso, da gustare con calma per non rovinarsi uno dei viaggi più imponenti di sempre. Le circa cinquanta ore di gioco che servono a completare la main quest sono solo una parte di un’esperienza che, ancora più di Origins, regala un senso di scoperta magnifico e si inserisce in maniera convincente nella continuità del lore della saga. Il passaggio ancora più deciso nel mondo degli action RPG regala maggiore peso decisionale sulle spalle del giocatore, e il suo impatto sull’antica Grecia e sul destino di Kassandra/Alexios è significativo. Il nuovo sistema di abilità attive è fonte di tante soddisfazioni e consegna alla storia un combattimento che, seppur ancora non perfetto, è sempre divertente e vario, capace di convivere serenamente con lo stile di gioco avventuroso della serie. A stupire, però, è l’incredibile bellezza della Grecia Antica e il modo in cui realtà, mito e storia si fondono in uno “storicismo magico” che regge benissimo l’intera impalcatura ludica composta da tantissimi elementi diversi. Per sostenere tutta questa grandezza, però, c’è un prezzo da pagare: le tante componenti ci mettono un po’ a ingranare e l’estrema libertà a volte stride un po’ con lo storytelling, non sempre all’altezza ed emotivamente intenso come in Origins. Tecnicamente, inoltre, il gigantesco open world a volte presta ovviamente il fianco a qualche imperfezione. Nel complesso, però, la nuova formula del Credo convince pienamente e i due episodi di trasformazione possono consegnare la saga a un futuro nuovamente radioso.